L’Italia e il Patto per il Mediterraneo: Opportunità e Linee d’Azione

«Uno spazio di opportunità, sfide e responsabilità comuni»: così viene definito il Mare nostrum in apertura del Patto per il Mediterraneo, lanciato lo scorso 16 ottobre dalla Commissione Europea. Il documento si pone in continuità con una storia che affonda le sue radici in esperienze passate, culminate nel Processo di Barcellona del 1995, ma al tempo stesso prova a rinnovare approcci e prospettive, privilegiando un approccio bottom-up e collocando al centro dell’iniziativa le persone, vero motore di crescita e sviluppo.

Questo Policy Brief si struttura idealmente in due parti collegate fra loro: nella prima, l’Osservatorio sul Mediterraneo (OSMED) dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” si propone di offrire spunti di riflessione sul Patto, che nelle sue premesse ha l’indiscutibile merito di ripensare strategicamente la regione e nelle sue ambizioni punta a istituire uno spazio di vera integrazione tra pari. Nella seconda, vengono delineate alcune concrete proposte sul ruolo che l’Italia potrà assumere nell’iniziativa, nella piena consapevolezza che il contributo del nostro Paese sarà decisivo nel raggiungimento dell’obiettivo: un Mediterraneo – come afferma il documento – «stabile e prospero».

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